L’Accessibilità Digitale non è (solo) una legge. È strategia | Hacking Expert 010 con Emiliano Pisu

Introduzione

Sei davvero sicuro che il tuo prodotto digitale sia accessibile?

E soprattutto: ti sei mai fermato a pensare a quante persone stai escludendo senza nemmeno accorgertene?

La verità è semplice: una persona su cinque ha una qualche forma di disabilità (temporanea, permanente o situazionale). Parliamo di oltre 1,6 miliardi di utenti nel mondo.

Aggiungiamo che dal 28 giugno 2025 sarà in vigore l’European Accessibility Act e le aziende che non saranno in regola rischieranno penali fino al 5% del fatturato.

Eppure, la maggior parte dei prodotti digitali oggi non è conforme. E questo non è solo un problema legale. È un fallimento strategico.

L’errore che tutti commettono

Nel mondo tech, accessibilità viene ancora vissuta come:

  • un “add-on”,
  • un costo da minimizzare,
  • un obbligo da soddisfare “in extremis”.

Sbagliato.

L’accessibilità è parte integrante della qualità del software.

Così come performance, scalabilità, sicurezza… anche inclusività e fruibilità dovrebbero essere misurate, progettate e testate.

L’accessibilità è UX, è DX, è design system, è cultura aziendale.

Accessibilità ≠ Disabilità

Durante una recente puntata del podcast Technologic, insieme a Emiliano Pisù, mentor e formatore di Dev Dojo IT, abbiamo affrontato questo punto in profondità.

Ecco un concetto che ogni leader tech dovrebbe tatuarsi sul monitor:

“Accessibilità non significa solo disabilità. Significa garantire l’uso efficace dei nostri prodotti a tutti.”

Ci sono casi di disabilità permanente, certo.

Ma anche disabilità temporanee (una frattura, una gravidanza), situazionali (ambiente rumoroso, schermo al sole), o cognitive (ADHD, dislessia, ipersensibilità visiva).

Tutte influenzano l’esperienza d’uso.

L’accessibilità non è una funzionalità. È un principio progettuale.

E se non fai nulla?

Facciamo chiarezza su cosa succede se continui a ignorare il tema:

  • ❌ Rischi legali reali: multe, cause civili, revoca di bandi pubblici.
  • ❌ Brand damage: i tuoi utenti ti vedono come esclusivo, vecchio, poco attento.
  • ❌ Perdita di mercato: escludi un’enorme fetta di utenti potenziali.
  • ❌ Costi tecnici maggiori: dover “rattoppare” a fine progetto è molto più costoso che progettarlo bene da subito.
  • ❌ Scarsa retention: UX scarsa = utenti frustrati = churn.

Accessibilità e responsabilità: chi fa cosa?

Ecco dove l’European Accessibility Act è chiaro: la responsabilità è distribuita.

Non puoi più pensare che “ci pensi il fornitore” o “ci penserà il dev team”.

Ecco una mini-mappa dei ruoli:

  • C-Level / Founder → guida culturale e investimento.
  • Product Manager / Project Manager → gestione delle risorse e delle priorità.
  • Designer → deve conoscere le WCAG e progettare con esse.
  • Developer → deve sviluppare con semanticità, usabilità e fallback accessibili.
  • QA → deve testare con screen reader, tastiera, contrast checker, etc.
  • Marketing → deve comunicare l’inclusività come valore del brand.

La cultura dell’accessibilità si costruisce a monte, non a valle.

Accessibilità = Opportunità

Togliamoci un altro pregiudizio: l’accessibilità non è un freno alla crescita.

È l’opposto.

Ecco cosa guadagni se la integri da subito:

  • ✅ Più utenti (sì, anche quelli che pensavi “fuori target”)
  • ✅ Maggiore retention
  • ✅ Prodotti usabili e più intuitivi per tutti
  • ✅ Migliore posizionamento SEO
  • ✅ Branding etico, credibile, moderno
  • ✅ Conformità alle leggi → niente multe, niente rischi

La Apple lo sa dal primo iPhone. Spotify lo sa. Tu?

Da dove iniziare? Serve una mappa. Serve uno Sprint Zero.

Molti team partono nel modo sbagliato.

Si tuffano nel delivery, rilasciano versioni e poi — quando è troppo tardi — si accorgono che qualcosa non funziona per tutti.

Ecco perché noi di Axelerant abbiamo creato lo Sprint Zero: una consulenza strategica per aziende tech e team di prodotto, pensata per impostare bene fin dall’inizio i pilastri del tuo progetto digitale.

Una delle attività fondamentali dello Sprint Zero è proprio:

👉 l’Audit dell’Accessibilità.

Un check tecnico e funzionale che analizza i tuoi prodotti, i tuoi flussi e le tue piattaforme per capire dove sei ora e cosa ti serve per essere conforme, inclusivo e competitivo.

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Tags: EAA, European Accessibility Act

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