Come un’azienda tradizionale può rinnovarsi con il digitale: il caso Lattebusche | Digital Champions 006 con Nicola Vello (Web Marketing Specialist)

Introduzione

Nel mondo del business, sentiamo spesso parlare di digitalizzazione come di un processo indispensabile per la crescita aziendale. Ma cosa succede quando un’azienda con 70 anni di storia decide di affrontare questa sfida?

In questo episodio della rubrica Digital Champions, abbiamo avuto il piacere di intervistare Nicola Vello, Web Marketing Specialist di Lattebusche SCA, una delle aziende lattiero-casearie più importanti del Nord Italia.

Questa storia è un esempio perfetto di come un’azienda tradizionale possa integrare il digitale senza perdere la propria identità. In questo articolo, analizzeremo il caso Lattebusche e vedremo le strategie, le sfide e le opportunità che il digitale ha portato in un settore in apparenza lontano dall’innovazione tecnologica.

Lattebusche: un’azienda radicata nella tradizione

Lattebusche nasce nel 1954 come cooperativa di allevatori del Veneto, con l’obiettivo di garantire una filiera corta e di qualità nel settore lattiero-caseario. Oggi conta sei stabilimenti, produce formaggi DOP come Piave, Montasio, Asiago e Grana Padano e distribuisce i propri prodotti attraverso la Grande Distribuzione Organizzata (GDO), punti vendita diretti e un e-commerce.

Ma come ha affrontato Lattebusche la trasformazione digitale in un settore apparentemente conservatore?

📌 Nicola Vello lo racconta così:

“Lattebusche è nata dall’innovazione nel 1954 e continua a innovare oggi, tra tradizione e trasformazione digitale.”

La digitalizzazione è stata una scelta strategica, non solo per aumentare le vendite, ma anche per costruire un ecosistema di marketing e customer experience più efficace.

Dall’offline all’online: il ruolo del marketing digitale

Quando Nicola Vello è entrato in Lattebusche nel 2018, l’azienda aveva una presenza digitale molto limitata. Tuttavia, il team ha iniziato un processo di digitalizzazione graduale, partendo da una semplice pagina Facebook fino a creare un ecosistema digitale strutturato.

📌 Come racconta Nicola:

“Siamo partiti con una semplice pagina Facebook. Oggi abbiamo un ecosistema digitale con social, e-commerce e punti vendita fisici integrati.”

Ma il vero momento di svolta è arrivato nel 2020, con la pandemia da Covid-19.

L’impatto del Covid: accelerazione digitale ed E-commerce

Il periodo del Covid-19 ha cambiato per sempre il panorama del commercio. Molti consumatori hanno iniziato ad acquistare online anche prodotti alimentari, un settore fino a quel momento poco digitalizzato.

💡 Lattebusche ha saputo reagire velocemente:

✅ Ha potenziato il proprio e-commerce per vendere i suoi prodotti oltre i confini del Veneto

✅ Ha investito su Facebook Ads, Google Ads e strategie di retargeting

✅ Ha migliorato la logistica, scegliendo trasportatori con catena del freddo a 0-4°C per garantire la freschezza dei prodotti

📌 Nicola lo racconta così:

“Abbiamo creato un e-commerce per Lattebusche, ma la vera sfida è stata convincere le persone ad acquistare formaggi online.”

✅ Il risultato? Oggi l’89% degli ordini dell’e-commerce Lattebusche arriva da fuori Veneto, segno che il brand è riuscito a farsi conoscere e apprezzare su scala nazionale.

Customer Service: il vantaggio competitivo di Lattebusche

Molte aziende vedono il customer service come un costo. Lattebusche, invece, lo ha trasformato in un elemento di fidelizzazione e valore aggiunto.

📌 Nicola sottolinea:

“Il customer service non è un costo, ma un valore aggiunto. Un bot può rispondere, ma solo un essere umano può creare fiducia.”

🛠️ Le azioni concrete adottate da Lattebusche:

  • Assistenza personalizzata via telefono e chat
  • Feedback diretto dai clienti nei punti vendita fisici
  • Buoni sconto e contenuti di valore (ricette, guide, storytelling sui prodotti)

Risultato? Migliore esperienza cliente e più fidelizzazione.

Il futuro: digitalizzazione del B2B e Intelligenza Artificiale

Il B2B: una nuova frontiera

Oltre alla vendita diretta al consumatore (B2C), Lattebusche sta esplorando anche la digitalizzazione del canale B2B, con soluzioni per ristoranti, hotel e catene di distribuzione.

📌 Nicola spiega la strategia:

“Digitalizzare il B2B non è solo una questione tecnologica, ma un cambio di mentalità per tutta l’azienda.”

✅ L’idea è quella di creare una piattaforma dedicata esclusivamente ai clienti B2B, per gestire ordini e listini prezzi in modo più efficiente.

Intelligenza Artificiale: opportunità e sfide

Anche in un settore tradizionale come quello lattiero-caseario, l’Intelligenza Artificiale (AI) può avere un grande impatto.

📌 Nicola vede diverse applicazioni:

  • Previsioni di vendita più accurate
  • Ottimizzazione della logistica
  • Automazione del marketing e della customer experience

Ma avverte anche:

“L’intelligenza artificiale è uno strumento potente, ma la domanda giusta è: come può davvero aiutarci a crescere?”

La sfida, quindi, è capire dove e come implementare l’AI senza perdere il tocco umano che rende il brand unico.

Lezioni da Lattebusche: cosa possiamo imparare

Lattebusche è un esempio perfetto di come un’azienda con radici profonde nella tradizione possa adottare il digitale senza perdere la propria identità.

📌 Ecco le 5 lezioni più importanti:

  1. Il digitale deve potenziare la strategia, non sostituirla
  2. L’e-commerce è un’opportunità anche per settori tradizionali
  3. Un customer service umano è un vantaggio competitivo
  4. Digitalizzare il B2B è una sfida di mentalità, non solo di tecnologia
  5. L’Intelligenza Artificiale è utile solo se applicata in modo strategico

Conclusione

La trasformazione digitale non è una questione di settore o di dimensioni aziendali, ma di mentalità e strategia.

Lattebusche dimostra che anche un’azienda con 70 anni di storia può innovare senza perdere la propria essenza.

Partecipanti

🗣 Host: Manuel Arlotti, Head of Revenue di Axelerant e Community Manager di Tech Mastermind.

🗣 Guest: Nicola Vello, Web Marketing Specialist presso Lattebusche SCA.

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